Giovanni da Capestrano e la riforma della Chiesa

20,00

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Autori: Cacciotti Alvaro, Melli Maria

Atti del V Convegno Storico di Greccio, 4-5 maggio 2007.

La vicenda di Frate Giovanni da Capestrano, morto nel 1456, possiede una straordinaria forza di contemporaneità senza che ciò, ovviamente, comporti di necessità operazioni attualizzanti e, pertanto, ideologiche e mistificanti.

La sua figura costringe a rivedere, superare e, talvolta, respingere interpretazioni tanto infondate quanto consolidate o, peggio, stereotipi immobilmente insignificanti (oppure con eccesso di significati).
Costringe ancora a immergersi, in modo libero e spregiudicato, nella magmatica e opaca materia costituita dal Francescanesimo della prima metà del Quattrocento: un Francescanesimo consapevolmente compilativo, che si incarnava in un Ordine Religioso inserito ai massimi livelli della Chiesa e della Società, tuttavia diversificato per aree geografiche e all’interno delle stesse aree geografiche; un Francescanesimo che continuava a offrire volti sfumati e sincretiche pluridefinizioni e a conoscere tendenze contrastanti e tensioni istituzionali fortissime; un Francescanesimo alla cui presentazione identitaria contribuivano anche forze esterne all’Ordine e la cui importanza investiva la dinamica delle relazioni Politiche e Sociali.

Il volume raccoglie il contributo di emeriti Studiosi che, rifuggendo da facili giudizi a posteriori e da spicciolo moralismo, hanno il merito di mettere in luce nell’opera del Frate Minore un grandioso disegno di Christianitas; disegno che era sì Religioso, ma che nel medesimo tempo non poteva non essere Politico nel mobilitare le Istituzioni della Mitteleuropa allo scopo di una riforma della Chiesa.